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Prosegue con successo al MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna la mostra Giuseppe Penone, a cura di Gianfranco Maraniello, una delle più complete e articolate esposizioni finora dedicate all’artista piemontese. Il progetto espositivo, interamente concepito in relazione agli spazi del museo, presenta un’ampia selezione di lavori appartenenti ai maggiori cicli realizzati dal maestro nel corso della sua carriera e alcune opere inedite esposte in anteprima. Proprio una di queste, “Scrigno”, apre il percorso di visita: composta da un elemento in bronzo e quarantadue elementi in cuoio, l’installazione si pone in rapporto di continuità con la produzione precedente, alla quale è accomunata da una “riflessione sulla prassi della scultura”. La mostra va oltre il concetto di retrospettiva: secondo le intenzioni dell’artista stesso e del curatore le opere vengono proposte come parte di un discorso in evoluzione e non come elementi di una sequenza cronologica. La ricerca di Giuseppe Penone è rivolta sin dagli esordi all’intenso rapporto con la natura e con i suoi elementi, all’interazione tra le azioni dell’artista e i processi organici di mutazione. Negli anni la sua indagine si è poi indirizzata verso le connessioni tra forme naturali e culturali, la trasformazione operata dal tempo, la crescita degli elementi della natura su cui l’artista interviene. Tematiche filosofiche come l’essere e il divenire, che evocano la dimensione dell’infinito e del sublime come bellezza in movimento e tentativo di afferrare l’inafferrabile, percorrono l’intera sua opera. Ne risulta una scultura estremamente personale in cui la dimensione estetica è esaltata dalla ricercatezza delle forme e dei materiali.

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Giuseppe Penone
Kurator: Gianfranco Maraniello