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Presentazione di Pier Giulio Bonifacio

"Se la presentazione di un’opera di un artista è sovente per l’estensore compito grato, perché l’operazione si risolve necessariamente in chiave analitica sul registro vuoi già di un certo approfondimento, vuoi della ricerca delle fonti, lo stesso non si può dire - anzi di compito abbastanza ingrato si deve parlare - se la presentazione è invece riferita all’opera dell’artista: nel senso che siffatta operazione risulta d’obbligo, come nel caso di Dieter Sayler che osa, anzi pretende, offrire a li maggiori di Genova i propri servigi. Vedremo in settembre una intrigante, e affatto nuova, installazione di Sayler tra cortili e loggiati di Palazzo Ducale. Dove il rigore della magnifica imponenza dell’impareggiabile sito verrà riverentemente perturbato dallo scandito, musicale e silenzioso rincorrersi di serie di segnali rosso vermiglio. Assisteremo perciò ad un dialogare, lieve e di ardimentosa prevaricazione al tempo stesso (forse impossibile?), coinvolgente grigio e colore e poi storia di ieri e storia di oggi.

Dieter Sayler, classe 1939, affascinato da sempre da Genova e da questo luogo-simbolo di Palazzo Ducale, ha già effettuato tali operazioni in parecchi musei e spazi pubblici in Europa e in USA. E anche nella stessa Genova ove ha esposto più volte, da solo e unitamente a Günther Uecker e Rupprecht Geiger, nello studio B2 negli anni ’80 e ’90.

Ma in certi casi, come in questo, lo scandalo è di rigore, e allora eccolo: Sayler dispone i suoi elementi, questi tasselli rosso acceso, secondo un ordine che parla, come si conviene in arte, di metafora e di follia; dal che la struttura mentale, raziocinante che sottende il suo operare viene rotta, frantumata dall’irrompere dell’elemento poetico, dall’irrazionale che si sostanzia nell’iperbolico, ludico elemento del caso. Ovvero la collocazione degli elementi costituenti la sua installazione è data dall’imperscrutabile decisione di un dado, agitato al modo usato prima di ogni intervento. Metafora e follia, ho detto. E allora anche sito e non sito, della mente e del cuore. Apparente dicotomia, ma senza dilemma."

DIET SAYLER Diet Sayler, classe 1939, Professore all’Accademia di Belle Arti di Norimberga, ha realizzato installazioni in diversi palazzi ed edifici storici e contemporanei: - Cattedrale di Ely, Inghilterra, - Museo Nazionale di Arte di Bucarest / Palazzo Reale, - Museo Vassarely di Budapest, - Gallery A, Londra, - Museo di Arte Concreta, Zurigo, - Galeria Edurne, Madrid, - Museo di Arte, Lublin, Polonia, - Chapelle St. Louis de la Salpétriere, Parigi, - Studio B2, Genova e in diversi ambienti urbani: - in Liguria a Porto Maurizio e Diano Castello, - a Norimberga.

ESPOSIZIONI PERSONALI Selezione 1999 - 2000

1999 Wilhelm-Hack-Museum, Ludwigshafen / D (retrospettiva) A.C.P. Galerie, Zürich / CH Muzeul National de Arta al Romaniei, Bucarest / RO (retrospettiva) Galeria Edurne, Madrid / E

2000 The Czech Museum of Fine Arts Prague, Praha / CZ (retrospettiva) Kettle’s Yard, University (retrospettiva) Installation in The Lady Chapel, Ely Cathedral, Ely / GB East West Gallery, New York / USA

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Diet Sayler - Geomtria e tempo
Kurator: Pier Giulio Bonifacio