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L'artista svizzera Ingeborg Lüscher, nella mostra curata da Lucrezia De Domizio Durini, espone, accanto a opere realizzate negli anni Settanta, come "Dokumentation über A.S." (Documentazione su A.S.), e "Zaubererfotos" (Foto della Magia), alcuni lavori più recenti ("Die Quelle", La Sorgente, del 1995). Inquadrate in un particolare allestimento – che è parte integrante dell'esposizione – le opere di Ingeborg Lüscher mettono in luce una personalissima ricerca spirituale, nel contesto della quale va vista anche l'installazione creata appositamente per questa mostra, I Giardini pensili di Semiramide. Accanto alle tele saranno proiettati due video. Si tratta di FEY-YA! FEY-YA / fly-fly (Our Chinese Friends) (1998/99), e di Fusion (2000/2001) nei quali la creatività dell'artista si pone di fronte a differenti appartenenze di realtà sociali, tradizioni e luoghi geografici. I risultati sono opere che rispecchiano e mettono a confronto la visione Occidentale di azioni e linguaggi artistici con quella Orientale. Ingeborg Lüscher ha una visione "totale" dell ’ Arte. Tutte le sue opere sono da considerarsi "stazioni" di un viaggio, segnato cromaticamente da un colore che si ripete; il giallo dello zolfo, principio attivo dell ’ alchimia, (luce-saggezza-energia), che si amalgama con la multimedialità. La struttura della mostra - spiega la curatrice – è "a labirinto". Le opere si dipanano lungo un "magico racconto", dove pittura, scultura, installazioni e video rappresentano un "rituale di potenza magica", dal quale il visitatore esce arricchito. Nel catalogo bilingue (italiano/inglese) edito da Skira, Milano, i quattro critici Antonio d ’ Avossa, Tomas McEvilley, Leila Kais e Juri Steiner analizzano la ricerca e le opere di Ingeborg Lüscher.

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Ingeborg Lüscher. Viveri Polifonici